06 gennaio 2025
L’approvazione definitiva della Manovra di Bilancio 2025 porta a significative modifiche nel panorama dei bonus edilizi. Questi strumenti di incentivo fiscale, fondamentali per sostenere la riqualificazione e la messa in sicurezza degli edifici, sono stati oggetto di una profonda revisione normativa. I principali bonus interessati includono il bonus ristrutturazione, l’ecobonus ordinario, il sismabonus, e il superbonus, ognuno dei quali presenta rilevanti novità che cambieranno l’approccio ai lavori edilizi nei prossimi anni. Prorogato di un anno il bonus mobili e grandi elettrodomestici.
Il bonus ristrutturazione, che storicamente rappresenta una delle agevolazioni fiscali più utilizzate in Italia, subisce importanti variazioni. Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione rimane al 50% esclusivamente per gli interventi sull’abitazione principale, mentre per le seconde case scende al 36%. Contestualmente, il limite massimo di spesa detraibile, attualmente fissato a 96.000 euro per unità immobiliare. Nei bonus edilizi, anche l’ecobonus ordinario, dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici, resta al 50% solo per spese 2025 a fronte di lavori sull’abitazione principale. Il sismabonus, destinato a promuovere interventi antisismici su immobili residenziali e produttivi, subirà un drastico ridimensionamento. Attualmente caratterizzato da una detrazione fino all’85%, passerà al 50% per gli interventi sulle abitazioni principali e al 36% per gli altri immobili. Il superbonus, introdotto negli anni precedenti con un impatto rivoluzionario sul settore edilizio, è ora soggetto a ulteriori limitazioni. A partire dal 2025, la detrazione massima applicabile, come già previsto, è ridotta al 65%. Tuttavia la manovra 2025 ora stabilisce che a fini della sua applicazione è necessario che siano soddisfatti precisi requisiti temporali. In particolare, sarà necessario che la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus (CILAS) risulti presentata entro il 15 ottobre 2024 e, nel caso di lavori condominiali, che la delibera assembleare di approvazione sia stata adottata entro la stessa data. Queste misure rappresentano un significativo irrigidimento delle condizioni per accedere al beneficio, rendendolo meno agevole rispetto al passato. Concessa la possibilità di optare nella detrazione a 10 anni per le spese del 2023. Come l’opzione superbonus 10 anni per le spese del 2022.
Rimane invece invariato, nei bonus edilizi, il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che consente una detrazione del 75% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. Questo strumento, fondamentale per migliorare l’accessibilità degli edifici, si conferma una delle poche agevolazioni a non subire modifiche nell’ambito della nuova manovra.