24 ottobre 2025
La linea vita è un sistema di ancoraggio anticaduta obbligatorio nei lavori in quota sulle coperture (ad esempio i tetti) alla quale gli operatori si agganciano con imbracature e relativi cardini. L'elemento fondamentale per ogni intervento è la sicurezza ancora di più quando gli operatori svolgono la loro attività ad altezze notevoli.
Per questo motivo progettare una linea vita è indispensabile nella salvaguardia della salute dei lavoratori e deve essere fatta rispettando rigorose norme.
Una linea vita, abbiamo detto, è un sistema di protezione individuale utilizzato dai lavoratori che devono fare interventi su tetti o sulle pareti esterne di un edificio. La linea vita consiste in un cavo o un'asta metallica ancorata saldamente alla struttura dell'edificio o ad un altro supporto stabile, sulla quale gli operatori possono agganciare la loro imbracatura di sicurezza. La linea vita è pensata per prevenire la caduta dei lavoratori dall'alto e ridurre al minimo i rischi per la sicurezza durante il lavoro in altezza. Essendo la linea vita uno strumento fondamentale per la sicurezza deve essere installata e mantenuta secondo le normative di sicurezza in vigore nel paese in cui viene utilizzata.
Esistono cinque principali tipologie di dispositivi anticaduta in base alle caratteristiche e al loro scopo:
- punti di ancoraggio di tipo A: sono punti "permanenti" come ganci sottotegola o golfari di fissaggio a muro. Questi dispositivi vengono usati quando le distanza da coprire sono elevate poichè il passaggio da un punto all'altro richiede parecchio tempo;
- punti di ancoraggio di tipo B: sono linee vita temporanee usate, per esempio, durante l'esecuzione di un cantiere. Questo tipo di ancoraggi sono progettati per essere facilmente installati e rimossi, offrendo una soluzione flessibile senza rinunciare o compromettere la sicurezza;
- Linea vita di tipo C: anche in questo caso parliamo di un tipo permanente, stabile sui tetti, a cui l'operatore si aggancia mediante i suoi dispositivi di protezione individuale. Questa linea vita è più ergonomica in quanto il lavoratore può coprire una distanza di maggiore senza mai staccarsi dal dispositivo;
- Linea vita di tipo D: sono linee vita che sfruttano la guida rigida (un binario) lungo la quale scorre un carrello che funge da punto di ancoraggio mobile;
- Punti di ancoraggio di tipo E: includono tutti i dispositivi di ancoraggio zavorrati.
La normativa di riferimento che regola l'installazione di linee vita e il loro uso è la norma UNI EN 795 che stabilisce i requisiti di progettazione, la prova e il montaggio dei dispositivi di ancoraggio e quando è obbligatoria l'installazione di linee vita. Questa norma classifica le diverse linee di ancoraggio e specifica i criteri per garantire la massima sicurezza degli operatori durante l'attività.
Oltre alla normativa UNI EN 795 esistono altre normative linee vita, linee guida tecniche, nazionali e internazionali che integrano e specificano ulteriori requisiti per la corretta implementazione dei sistemi di protezione contro le cadute dall'alto, tra cui le specifiche per i materiali, i metodi di prova e i criteri di installazione.
Queste normative sono fondamentali per assicurare che le linee vita soddisfino standard elevati di sicurezza e affidabilità.
A livello nazionale, a disciplinare la materia dei lavori in quota è il D.Lgs 81/2008 Testo unico sulla sicurezza sul luogo di lavoro il quale indica tutte le attrezzature e i dispositivi necessari per la sicurezza dei lavoratori che svolgono attività in quota. Per tutelare maggiormente gli operatori durante il lavoro in quota, alcune regioni (tra cui l'Emilia Romagna) hanno promulgato leggi che introducono l'obbligo di installazione di linee vita su coperture e tetti ad alta quota. Nello specifico, l'installazione di linee vita risulta obbligatoria in occasione della costruzione di nuovi edifici, dove si svolgono lavori oltre i 2 metri di altezza e ogniqualvolta una qualsiasi copertura, ad un'altezza minima di 2 metri, diventa luogo di lavoro.
La manutenzione periodica della linea vita e dei dispositivi di ancoraggio è cruciale per assicurare la loro efficacia e affidabilità nel tempo. Questo tipo di controlli dovrebbero essere svolti almeno una volta all'anno o con maggiore frequenza in base alle indicazioni del produttore e all'intensità d'uso del sistema.